SABATO 6 OTTOBRE 2007
Coordinamento per Venezia
(Associazione Aqva Alta , Associazione I Giovani Veneziani,
Cittadini non Distratti , utenti Venessia.com e semplici cittadini)
dalle ore 9.00 alle 14.30
A VENEZIA
-Riva degli Schiavoni\Piazza San Marco
-Ponte delle Guglie\Lista di Spagna
manifestazione di protesta apartitica
CONTRO L’ILLEGALITA’
PER LA DIFESA E IL DECORO DELLA NOSTRA CITTA’
Contro l’illegalità diffusa, impunita, dilagante :il racket dei scatolettisti, abusivi, baby borseggiatori, falsi mendicanti, venditori vari di merce contraffatta, di prodotti illegali e pericolosi, che ogni giorno invadono la Città in barba a qualsiasi legge vigente in materia fiscale e di commercio ambulante.
Per la difesa della Città dal degrado quotidiano, dall’incuria dei nostri beni artistici, per la tutela dei cittadini inermi di fronte alla mancanza di rispetto per Venezia.
Per il decoro di Venezia e dei suoi siti storici, per la cura ed il rispetto della nostra storia e della nostra identità.
Per chiedere con forza ai “nostri “ amministratori,
ai POLITICI VENEZIANI tutti : di maggioranza e di opposizione
una risposta CONCRETA e AZIONI decise !
L’ex primo ministro inglese Tony Blair
Finita la manifestazione ha cominciato a piovere
IL GIORNO DOPO
Di fronte a Ratti tra San Lio e Santa Maria Formosa
In calle larga XXII Marzo
Il vicesindaco Michele Vianello non è d’accordo con noi. Tony Blair si, però. Le soluzioni proposte da lui, per combattere il problema vù comprà sono:
1) dotare i vigili di pistole e spray.
R: tutte le forze dell’Ordine hanno lo spassionato consiglio dai loro superiori di non arrivare a fare il controllo all’improvviso perché il fuggi fuggi dei “cattivi” provocherebbe una specie di abbattimento di birilli in un bowling con i turisti. Pensa a te cosa servono le pistole… Gli spray servono forse per combattere il sudore in caso di corsa? Non scherziamoci su: anche le forze dell’Ordine rischiano giornalmente.
2) dovremmo noi della manifestazione rompere le scatole alla prefettura e all’Autorità portuale per dire di spostare i lancioni dalla riva degli Schiavoni; in questo modo non scederebbero i turisti che sono il miele per i vù comprà.
R: eliminare i lancioni? E dove li mettiamo questi poveri turisti che devono andare a San Marco (se non usano il lancione riempirebbero vieppù tutti i vaporetti già stracolmi)? A Sant’Elena?
3) comunicare alle Autorità l’esatta ubicazione dei loro magazzini qui a Venezia.
R: …e magari anche dove abitano e le fabbriche dove producono le borse?
Hanno travolto tutto e tutti
Classica reazione delle forze dell’Ordine. Dopo la lenzuolata di sabato si sono rimboccate le maniche e hanno cominciato un controllo a tappeto in varie zone della città. Ma se calcolano male può succedere quello che è successo a Santa Sofia e cioè provocare il tanto temuto fuggi fuggi di vù comprà. In questo caso i venditori abusivi buttano all’aria le borse e scappano travolgendo tutto quello che hanno davanti. Quello che l’organizzazione della lenzuolata non vuole è proprio questo. Perché colpire l’ultima ruota del carro quando, senza fare troppi danni, si può pagare un investigatore privato che segue il gruppetto di vanditori illegali e così individua il magazzino dove tengono la merce per il giorno dopo? Perché la nostra amministrazione non manda questo 007 a vedere dove sono le fabbriche di questa merce? Manca la voglia? In giro si dice che certi politici sanno già tutto. E allora?
Passato tutto (12 ottobre)
Quasi una protesta ieri in riva degli Schiavoni. Chi passeggiava per la riva non poteva non notare quanti venditori illegali c’erano. Non i soliti 30/40 ma molti di più. Non è dato a sapere se si erano messi d’accordo o proprio perché volevano “protestare” contro gli ultimi blitz. Nella foto (Yhe Yhe): anche l’Italia in riva con i fiori.
Blitz
E’ in un negozio gestito da cinesi a Mestre che i finanzieri 4 giorni fa hanno trovato materiale contraffatto pronto per essere venduto a Venezia dai vù comprà. In calle Larga XXII marzo militari della G d F in borghese hanno fermato 5 tra cingalesi e senegalesi mentre vendevano merce illegale. Avevano il mandato di perquisizione per entrare alle loro abitazioni. Si sono fatti quindi accompagnare trovandoci dentro 13.000 giocattoli senza il marchio CE e borse e cinture e occhiali contraffatti.