La parola Lido deriverebbe dalla storpiatura dialettale di S. Nicolò o da Litus (litorale). L’isola è lunga 12 km e può essere divisa in: lato N con la chiesa di S. Nicolò, i resti del Castel Vecchio (fortificazione cinquecentesca che assieme al Forte di S. Andrea dell’altra sponda difendeva Venezia dall’eventuale attacco di altre popolazioni). Centro Lido con il Casinò, palazzo del Cinema, viale S.M.Elisabetta (the stripe) e bar da spiaggia fighi. Lato S con Malamocco (Metamauco), Alberoni, Golf Club e campagne desolate varie.
Descrivere il Lido e i suoi abitanti? Vi rimando a qui sotto in ultima sul sondaggio fatto negli anni 2000.
Descrivere il Lido e i suoi abitanti? Vi rimando a qui sotto in ultima sul sondaggio fatto negli anni 2000.
Volete girare il Lido? Noleggiatevi una bicicletta e divertitevi. Altrimenti, e venite dalla terraferma con la vostra di bicicletta seguite l’itinerario proposto.
Si parte dal Tronchetto e si arriva fino al Lido girandolo in bicicletta da cima a fondo.
Si parte dal Tronchetto usando il ferryboat (gli orari li trovate su www.actv.it) con la bicicletta vostra. Se non l’avete potete arrivare prima al Lido e poi noleggiarvela da Gardin in Piazzale S. Maria Elisabetta al numero 2 appena scesi col vaporetto dalla fermata del Lido (è meglio telefonare allo 041-2760005 per sapere se c’é). Se arrivate col ferry scendete verso destra e continuate sempre dritti fino al piazzale S.M. Elisabetta, quello con le fermate dei vaporetti e se noleggiate la bicicletta ci siete già.
Fatto il primo passo. Il passo seguente è quello di proseguire sempre per quella direzione. Il Lido è un’isola stretta e lunga, quello che faremo noi sarà quello di percorrerla fino alla fine e ritornare indietro passando per la spiaggia. Dal piazzale S. M. Elisabetta andiamo quindi dritti per via Sandro Gallo attraversando strade anonime costeggiate da alberi, il galoppatoio, fino a quando la strada, sempre dritta, si chiama via Malamocco. Una curva pericolosa ci fa arrivare a Malamocco, il piccolo borgo antico ricorda che una volta, almeno lo dice la leggenda, esisteva un posto chiamato Metamauco distrutto dalla furia del mare e che era una delle prime dimore dei veneziani prima di Venezia. Facciamo una deviazione per Malamocco osservando le case che hanno molto in comune con la Venezia che conosciamo. Osserveremo pure i molti leoni marciani come quello vicino alla chiesa del paese con libro chiuso che significa la Venezia in guerra e segno che quando l’hanno messo c’erano le eterne guerre della Serenissima contro i turchi. Lasciamo quell’antico porto che in epoca romana era della città di Padova e continuiamo per la nostra strada dritta per gli Alberoni. Ci arriviamo costeggiando ancora la laguna e superando l’ospedale S. Camillo. In acqua molto spesso si può assistere all’allenamento dei vogatori che in queste zone trovano quasi sempre l’acqua poco mossa, come avremo possibilità di trovare i pescatori che in questo posto potranno tranquillamente pescare seppie e altro. Sempre in laguna osserveremo quelle isolette a forma ottagonale che servivano a difendere la città da attacchi via mare ma che mai non sono servite. La strada ad un certo punto fa una curva verso sinistra e poi verso destra facendoci notare l’ex forte con il Golf Club. La strada finisce con una rotatoria e l’imbarco del ferry boat per l’isola di Pellestrina. Volendo ci si può imbarcare, percorrere la breve lingua di terra e, con un altro mezzo, raggiungere Chioggia. Se invece vogliamo restiamo al Lido.
Giriamo la rotatoria introducendoci però nella prima strada che troviamo e cioè verso l’alta torre che abbiamo di fronte. Giriamo quindi a sinistra e saliamo nella strada in marmo: questa strada costeggia l’entrata in porto di Malamocco e ci porterà fino alla fine della diga. Se vogliamo facciamoci tutta la strada ma poi ritorniamo indietro e scendiamo in spiaggia. La prima cosa che noteremo sarà quella specie di strano ristorante all’aperto e il classico palo con le indicazioni di tutti i chilometri che mancano per arrivare a Toronto, Camberra, Santo Domingo e così via. Proseguiamo dritti lungo la lingua di sabbia (a piedi se c’é gente) fino a quando incontreremo le prime barriere artificiali contro il mar Adriatico e cioè i “murassi”. Saliamo sopra la strada che li percorre per lungo e godiamoci il panorama.
La strada dei “murassi” si trova sopra la protezione ideata dai nostri antenati serenissimi ed è famosa perché si pratica il nudismo sia umano sia animale. Infatti le tette sono famose quanto quelle dei topi che si intrufolano negli interstizi dei massi. Ma non prendiamo paura, queste sono cose che sono destinate a scomparire e possiamo ben dire che sono casi eccezionali ma è una tradizione dirlo. Possiamo notare pure quanti tronchi d’albero si sono arenati tra i “murassi”, tronche che qualche volta sono usati per farci delle originali capanne con tanto di sedie e tavoli per poterci mangiare magari alla sera al chiaro di luna con lo sfondo luccicante del mare.
Quando sono finiti i “murassi” iniziano le spiagge del Lido. Avanti allora con l’Excelsior, il palazzo del Cinema, l’ex Casinò e l’Hotel Des Bains. La famosa rotonda con la nuova struttura a forma di albero della cuccagna vi porta a sinistra nel viale Santa Maria Elisabetta e dritto verso l’ospedale del Lido (o quello che resta). Noi tireremo dritto!
Dopo un paio di curve ci troviamo in zona di San Nicolò (san Nicoeto per i veneziani). Proseguiamo quindi ancora dritto fino a che la strada non si interrompe e finisce, almeno per le auto. Ma noi siamo in bicicletta e possiamo entrare per la grande spiaggia libera di S. Nicoletto appunto. Abbiamo tutto lo spazio che vogliamo per girare seguendo pure le stradine tra i bassi alberi anche se la cosa consigliata da fare è proseguire verso il faro del Lido in fondo alla diga e tornare indietro fino a quando inizia la strada con le auto.
In fondo, giriamo a destra costeggiando l’aeroporto Nicelli, l’aeroporto del Lido per piccoli Jet che propone pure di fare dei voli in elicottero. Davanti a noi abbiamo il viale alberato che ci riporta al ferry boat o che ci permette di proseguire a sinistra per costeggiare la laguna fino al piazzale S.M.Elisabetta per depositare le vostre biciclette e partire in vaporetto verso la vostra dimora.
Problemi al Lido?
Chicca: la “famosa” scritta Campari che fino a pochi anni fa troneggiava in piazzale Santa Maria Elisabetta davanti agli imbarcaderi e che tutti si ricordano con misteriosa nostalgia. Nella seconda foto il momento che l’hanno levata.
D’inverno vicino all’Excelsior col drone
Sondaggio sul Lido.
Lidensi o lidioti? Città del Cinema o città dei piagnistei dei bambini in capanna? Veneziani a tutti gli effetti o gente senza patria con la puzza sotto il naso e che parlano italiano perché hanno le auto? Se sentite la parola Lido di Venezia o lidensi, cosa vi viene in mente?
- lidioti sicuramente, fratellastri dei ciosoti ma meno dotati intellualmente… sigh!, con la puzza sotto il naso? certamente si perchè al posto della scatola cranica hanno un vaso da notte rovesciato di tutto il suo contenuto.
- Ex Isola d’Oro rovinata dai politici mestrini……
- fighetti strafighette, più isoeani de nialtri del CENTRO STORICO, gente che vede un fià de movimento co ea mostra del cinema e co l’inissio dea bea stagion, perchè d’inverno… Na roba però: ghe xe de chie case..
- Allora, Ieri sera sono uscito con i fioi e le fie e siamo andati a ciavarci una pizza sui Murazzi, pensa che marco ha portato i drink e ghesboro siamo andati tutti rosti dopo mezzora, e frenk ha sboccato tutto di brutto sulle scarpe di prada nuove della Meri che gli ha porconato dietro, ma ti rendi conto, solo per aver bevuto un mezzo goto di vodka….mimmoooo, ma con che zente vado via?. Ciao a tutti. PS: ciao Carletto, parla manco e eavora de piú!
- El Lido xe beo, ma xe i lidensi che fa schifo. Ei vive su un’isoleta tra el mar e ea laguna che saria un spetacolo se no fusse invasa dae auto. E no bastasse questo, come che el Lido fusse grando come el Texas i lidensi fa a gara a chi che ga el forastrada più grando. E alora no i xe lidensi, ma lidioti.
- lidioti de merda i pensa de esser 4 cagoni ma i se più neti dei dipendenti dell’actv ormai ea se un isola morta ma queo che no capiso che se venesiani de casteo che aea sera i continua andar a lido pensando de esser tipo a jesolo ahahahahhahahahahah
- Gli unici ad avere 5 km di strade, macchine che fanno i 200 ( tipo super sgomma, ribassate,fari antinebbia,mascherine aereodinamiche nemmeno fossero della Val Zoldana…)…e riuscire a smaltarsi un giorno si e uno no, sulle uniche 2, 3 curve che hanno !!!
- I Lidensi sono i Venessiani più intelligenti, perche vivono in uno paradiso di verdure, con la vista la più bella del mondo : Venezia, ma senza i puzzolenti turisti!
- Parenti poveri dei Californiani
- a me viene in mente gente che parla italiano perche’ i gha la sabbia nei oci e ea spussa soto el naso
- Arricchiti, o pseudo tali, che si credono un gradino più sù e invece sono due più giù. Se non vestono firmati non si sentono realizzati. E in più sono quelli che statisticamente aumentano il quorum di incidenti stradali…
- Mi conosso tanta gente del Lido, se prima i me stava un poco antipatici perchè i ga ea spussa sotto el naso, desso i coparia tutti o quasi. Cossa gai da vantarse po no se sa. I ga un toco tera a so disposission e no i xe boni de sfruttarlo, i se lagna che no i ga un casso, che xe miseria e no i ciapa schei ma anni fa quando i gaveva butà là l’idea de trovar el modo de coegar el Lido a P.Sabbioni e far un nuovo “Jesolo” i ga borbottà, no no…. no voemo,massa casin. Tze…eora lagneve de manco. Piansimone che no se altro. EA MAGA
- un vantaggio ghe xe abitando al lido: almanco d’estate non dovemo farse tutto quel viaggio spusolente sul vaporeto per andar in spiaggia, sensa contar e corse per tornar a venessia ea sera.
- fastidiosi
- Lido=destra. Lido=provinciali. Lido=stronzetti. Si potrebbe continuare. Non volevo crederci, che i lidensi fossero diversi dai veneziani, ma dopo tanti anni ho dovuto ammetterlo. Sono un gruppo a parte, molto chiuso e snob. Decisamente fastidiosi. [NB sono generalizzazioni e come tali vanno prese]
- Lido=Spiaggia=Capanna=’Na stiva de grana!!! Lidensi…. Isolani, nel senso stretto del termine… Non saprei, ma non ci sono mai andato molto d’accordo…
- vorria ma no posso
- I Lidensi adesso i se tuti ex Casteani ia trafia del Lidense se questa, eora prima el comincia col comprarse ia casa a Casteo dopo un pochi de anni el se sposta el va star a S.Elena e infine credendo de far el salto de quaità el va star al Lido!!!!!!!!!Manie de grandessa!!!!!!!!
- Alla fine penso che sia gente come i altri. I “venessiani” ( che po semo tutti venessiani Lido, Venessia, Giudecca ecc) criticava i lidensi o lidioti che ciapava el motoscafo diretto per dopo smontar a San Zaccaria; adesso con ea fermata dei Giardini, quei de Casteo o Sant’Elena monta ai Giardini par dopo smontar a San Zaccaria, I fuoristrada dei venessiani no se vede perchè © tien a Piassal Roma o al ……….. Lido.
- el lido xe belo ma ogni volta che te senti a magnar col sirocco te toca ciavarte anca ‘na mastea de sabbia. invidia o no invidia ghe vol un bidon de grana par abitarghe e ormai la xe l isola dei signori….pecà……
- Tipo di spiaggia scomoda, scomoda per arriviarci, motonave + bus o passeggiata, mancano gli ombrelloni ed i lettini vicino al mare, per prendere il sole devi andare sotto la calura in diga. Poi devi fare la coda per la doccia, alle 19.30 ti cacciano, alla sera non c’è nulla da fare, vedi sempre gli stessi musi che frequenti a Venezia 10 mesi all’anno. MA CHE VITA E’? Lidensi o Lidioti mai frequentati ed ho vissuto benissimo, il massimo della loro vita sociale “il baretto”. VIVA JESOLO
info
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Associazione Venessia.com
Numero 2850
Delibera iscrizione 92 del 27/05/2010
Finalità Soldarietà/Promozione Sociale/Cultura
PI: 94072520276
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Castello 2161, VENEZIA
mail: venessia.com@gmail.com