Figà àea venessiana (fegato alla veneziana)
Ingredienti per 4 persone:
500 di fegato di vitello
2 grosse cipolle bianche
30 g di burro
mezzo bicchiere d’olio d’oliva
sale, pepe
Tagliare il fegato a fette sottili dopo averlo privato della pellicina che lo ricopre. Tagliare la cipolla ad anelli sottili.
In una padella scaldare l’olio e il burro, aggiungere la cipolla senza che frigga a pentola coperta e a fuoco basso mescolando di tanto in tanto.
Dopo una quindicina di minuti chiudere il fuoco e lasciar riposare un pò. Aggiungere il fegato e riaccendere il fuoco questa volta alzando la fiamma e cuocere per 4, 5 minuti. Spegnere e salate.
Volendo si può aggiungere a fine cottura del vino bianco secco o brodo o latte e un pò di prezzemolo. Accompagnare con polenta.
Go in brodo
Se non lo sapete i gò sono i ghiozzi e cioè dei pesciolini con la testa grossa e gli occhioni sporgenti che fanno tenerezza presenti in laguna. Una volta il brodo di go si preparava direttamente in barca dei pescatori usando l’acqua del mare. Se i go sono piccoli si possono fare anche fritti.
Ingredienti per 4 persone:
700 g di go
1 bicchiere d’olio d’oliva
2 spicchi d’aglio
1 bicchiere di aceto e di vino bianchi mescolati
sale, pepe
Pulire bene i pesciolini eliminando la testa e le interiora. In una pentola far scaldare l’olio, aggiungere l’aglio e toglierlo una volta che si sia indorato. Adagiare i go ben allineati.
Salare, pepare ed aggiungere l’aceto e il vino bianco mescolati e tanta acqua quanto basta per ricoprirli.
Lasciare sobollire per 20, 30 minuti. Servire il brodo ottenuto con fette di polenta bella abbrustolita.
Castraùre (carciofi di prima fioritura).
Le castraùre sono i carciofi di prima fioritura che vengono tolti dalla pianta che ne ha fatti troppi e sono caratteristici dell’isola di S.Erasmo.
Ingredienti per 4 persone:
16 castraùre
1 spicchio d’aglio
1 cipolla
50 g di pancetta
un pò d’olio, sale e pepe
Tagliare a metà le castraùre dopo aver eliminato le foglie più grosse.
In una padella far soffriggere in un filo d’olio un trito di cipolla, aglio e pancetta ed aggiungere le castraùre mescolandole delicatamente.
Aggiungere sale, pepe e un filo d’acqua e cuocere per circa 10 minuti a pentola coperta.
Mettere il tutto in forno caldo per altri 10 minuti per rendere le castraùre croccanti.
Baìcoli
I baìcoli sono dei biscottini leggermente dolci e croccanti chiamati così da un pasticcere veneziano del ‘700 per la forma che ricordano, prima di essere tagliati a biscotto, un cefalo. La preparazione è abbastanza lunga ma una volta fatti si conservano anche per mesi. Li potete, comunque, trovare anche in negozio. Possono essere accompagnati col caffé, zabaione, vino aromatizzato o con cioccolata calda con cannella e noce moscata come si faceva all’epoca.
Ingredienti per 6 persone
400 g di fior di farina
70 g di burro
60 g di zucchero
15 g di lievito di birra
1 albume d’uovo
1 bicchiere e mezzo di latte
mezzo cucchiaino di sale
In un mezzo bicchiere di latte tiepido sbricciolare e sciogliere il lievito, fare il classico mucchietto di farina (100 g) e versare al centro il latte. Impastare e lasciare riposare per mezz’ora a lievitare.
Montare a neve l’albume.
A parte mescolare il resto della farina con lo zucchero e il pizzico di sale, fare il buco al centro e inserire la palla di pasta lievitata, l’albume d’uovo e il burro a temperatura ambiente.
Impastare per una decina di minuti aggiungendo, se necessario, del latte tiepido.
Ottenere, dividendo l’impasto in 4, dei filoncini di 8-10 cm di diametro e disporli in una piastra di cottura e lasciarli lievitare per un paio d’ore con sopra un canovaccio.
Forno a 180° e inserire i filoncini per 10-15 minuti fino alla loro doratura. Toglierli dal forno così come stanno e ricoprirli con il canovaccio e lasciare riposare per un paio di giorni.
Affettarli di traverso come fossero salami facendoli assumere la loro forma caratteristica.
Forno a 180° e inserire i baìcoli per circa 10 minuti osservando continuamente la cottura.
Essi buranéi
Gli essi buranéi sono dei biscotti a forma di esse (ma possono essere pure a forma di o e allora si chiamano bussolai) e sono la specialità dell’isola di Burano. Li potrete trovare immancabilmente alla fine di ogni pasto in qualsiasi ristorante del posto. Sono deliziosi e delicati.
Per 1 kg di biscotti:
mezzo chilo di fior di farina
300 g di zucchero
150 g di burro
6 tuorli d’uovo
2 bustine di vaniglina
il succo di un limone
un goccio di rum
sale
In una terrina unire il burro, tenuto a temperatura ambiente, con lo zucchero e, mescolando bene, aggiungere un uovo alla volta.
Aggiungere poi la vaniglina, limone, rum e sale. Per ultimo unire la farina un po’ alla volta.
Prendere l’ottenuto e continuare ad impastarlo con le mani. Tagliarlo a listine sottili lunghe una decina di centimetri e grosse quanto il vostro dito a formare la caratteristica esse (o a forma di ciambellina).
Infornare a 180° per 20 minuti circa.
Gli essi possono venir consumati da soli come comuni biscotti o come dessert accompagnati con vino dolce e liquoroso.
Cosa fare con gli albumi avanzati? Le spumilie!
Ingredienti per 6 persone
6 albumi d’uova
300 g di zucchero vanigliato
burro e farina per la piastra da forno
Montare a neve gli albumi con frusta manuale o elettrica e incorporarvi lo zucchero vanigliato facendolo cadere da un setaccio e mescolando dolcemente dal basso verso l’alto perché gli albumi non smontino.
Imburrare la piastra da forno e spolverizzarla leggermente di farina. Fare i classici mucchietti aiutandovi con un cucchiaio.
Il tutto in forno a 100° con portiera semiaperta per circa un’ora. Togliere dal forno e lasciare raffreddare.
Pincia
Dolce povero fatto con mollica di pane avanzato. Quella che viene descritta è la ricetta originale, se volete potete aggiungere un bicchierino di grappa, pinoli e frutta candita, pezzi di mela…
Ingredienti per 4 persone
300 g di mollica di pane raffermo senza la crosta
6 dl di latte
100 g di fior di farina
30 g di burro
100 di zucchero
100 g di uva sultanina
2 uova
un fizzico di sale
semi di finocchio
Ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida e sbattere le uova (tuorli e albumi).
Tagliare il pane a pezzetti, metterlo in una terrina, versarvi il latte e lasciar ammollare per almeno mezz’ora.
Aggiungere piano, piano la farina, lo zucchero, il burro a temperatura ambiente, l’uvetta, le uova sbattute, il pizzico di sale e amalgamare il tutto.
Imburrate e cospargete di pan grattato una tortiera a bordi alti, versarvi il composto e spargere in superficie i semi di finocchio.
Cuocete a 180° (forno già caldo) per quasi un’ora.
Lasciate la raffreddare nello stampo, poi sformatela e servitela.
Frìtoe aea venessiana(frittelle alla veneziana)
Le classiche per il carnevale. Famose fino al tempo di Marco Polo dove dall’oriente si è imparato a friggere. La loro composizione può essere svariarissima: con mele, semolino, polenta, riso, zucca e creme. Una volta erano impastate con acqua al posto del latte e, invece della grappa, si usava dell’anice. Inoltre si univano pinoli, del cedro candito tritato e della cannella.
Ingredienti per 6 persone
500 g di fior di farina
2 bicchieri di latte
2 uova
130 g di uva sultanina
80 g di zucchero
40 g di lievito di birra
2 bicchierini di grappa
la scorza gratuggiata di un limone(la parte gialla)
un pizzico di cannella in polvere
un pizzico di sale
olio di semi(al tempo si usava lo strutto) per friggere
zucchero vanigliato
In una tazza mettete a bagno l’uvetta nella grappa. Diluire il lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
In una terrina mescolate farina, uova, latte, zucchero semolato, la scorza di limone, un pizzico di cannella e uno di sale. Mescolare bene ed unire il lievito di birra sciolto e l’uvetta con la grappa. Coprire con un canovaccio e lasciare riposare per 5 ore in un luogo tiepido.
Dopo la lievitazione mescolare ancora ed aggiungere latte secondo se l’impasto risultasse poco fluido.
In una padella far scaldare l’olio e versare la pastella a cucchiaiate.
Alla fine, una volta messe sul piatto di portata, spolverarle con il zucchero vanigliato.
Zabaione
Dessert a base di uova e zucchero. Di solito si usa intingere nello zabaione i biscotti veneziani. Anticamente veniva offerto allo sposo novello per garanzia di successo per la sua prima notte di matrimonio. Lo zabaione deriva forse da una densa bevanda proveniente dalle coste veneziane della ex Jugoslavia chiamata “zabaja”.
Ingredienti per 6 persone
8 tuorli d’uovo
12 cucchiai di zucchero
3 dl di marsala d’uovo
2 pizzichi di cannella
In una pentola battere con un mestolo di legno i tuorli e lo zucchero ottenendo così una spuma gialla, aggiungere il marsala e la cannella e mescolare bene.
Scaldare a fuoco molto basso mescolando nello stesso senso finché il composto comincia ad alzare stando però attenti a non farlo bollire altrimenti “impazzirebbe”.
Servire caldo o tiepido o freddo secondo i gusti
info
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Associazione Venessia.com
Numero 2850
Delibera iscrizione 92 del 27/05/2010
Finalità Soldarietà/Promozione Sociale/Cultura
PI: 94072520276
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Castello 2161, VENEZIA
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